La dismissione dei serbatoi interrati deve essere accompagnata da indagini ambientali per accertare l’assenza di contaminazioni delle acque, del suolo e sottosuolo causate da perdite sistematiche o occasionali, dovute a cedimento dell’involucro oppure a perdite sul suolo per effetto di ripetuti travasi non correttamente presidiati.La dismissione di un serbatoio può prevedere rimozione, messa in sicurezza definitiva o temporanea. Tutte queste operazioni hanno in comune alcune fasi come la verifica dell’integrità con prove di tenuta e prove spessimetriche, rimozione dei fondami e pulizia interna del serbatoio, certificazione gas-free.
Dismissione con rimozione, ovvero sterro del serbatoio. Dopo la rimozione effettuiamo campionamenti del fondo di scavo e delle pareti: se il terreno non risulta inquinato procediamo con il riempimento impiegando materiali idonei.
Dismissione con messa in sicurezza definitiva. Nel caso il serbatoio non possa essere rimosso dal terreno vengono condotti accertamenti e indagini ambientali per poi mettere in atto operazioni di messa in sicurezza definitiva.
Dismissione con messa in sicurezza temporanea. Effettuiamo analisi per accertare la sicurezza del serbatoio in attesa di un suo futuro riutilizzo, una futura rimozione o della messa in sicurezza definitiva.
Se le analisi accertano una contaminazione delle matrici ambientali il serbatoio andrà sempre rimosso. Se ciò è impossibile verranno eseguiti test per rilevare un’eventuale contaminazione delle acque; se i test sono positivi interveniamo con soluzioni “a barriera” in attesa delle operazioni di bonifica.